L'ATTIVITA' CLINICA

L’attività clinica dello studio comprende tre fasi ben distinte:
- la prima consultazione,
- la valutazione,
- il trattamento.

LA PRIMA CONSULTAZIONE

Quando i genitori chiedono una consulenza vengono accolti da una delle figure professionali componenti l’equipe (psicologa o neuropsichiatra). Sarà cura della referente dello studio, dott.ssa Doria M. Luisa, indirizzare i genitori alla figura professionale più idonea sulla base delle informazioni fornite dai genitori nel corso delle prima telefonata.
Nel corso del primo colloquio la psicologa o la neuropsichiatra raccoglie tutte le informazioni utili per approfondire le problematiche poste dai genitori e fa alcune proposte, che comprendono nella maggioranza dei casi un percorso di valutazione.
La prima consulenza può consistere anche semplicemente in una richiesta di informazioni o di indicazioni riguardanti l’ambito educativo.
In questo caso l’intervento può esaurirsi in un’unica seduta.
In ogni caso è auspicabile la presenza di entrambi i genitori in modo che le informazioni vengano raccolte nel modo più completo e la problematica emerga in tutte le sue sfaccettature. Si ricorda che le indicazioni del Codice Deontologico degli Psicologi Italiani prevedono il consenso scritto di entrambi i genitori in caso di valutazione psicologica di un minore.


IL PERCORSO DI VALUTAZIONE

La fase di valutazione viene considerata dal nostro gruppo come il momento centrale dell’attività clinica poiché soltanto attraverso una valutazione approfondita è possibile giungere ad una accurata definizione diagnostica. Inoltre è proprio sulla base dei dati emersi dall’osservazione che è possibile identificare con accuratezza il percorso di trattamento più opportuno.
La valutazione si svolge in più sedute secondo un percorso personalizzato che dipende dall’età del bambino e dalla problematica portata dai genitori. Nella maggior parte dei casi prevede la somministrazione di test, il cui scopo è quello di fornire un profilo il più ampio possibile del funzionamento cognitivo, psicologico e comportamentale del bambino.
Nello studio viene posta particolare attenzione al continuo aggiornamento e revisione della testistica in applicazione delle più recenti indicazioni fornite dalla letteratura relative allo sviluppo psicologico e cognitivo.
Nella fase valutativa può essere opportuno, in accordo con la famiglia, un incontro con gli insegnanti o un’osservazione del comportamento nell’ambiente scolastico del bambino.

Può accadere che il percorso di valutazione rappresenti da solo un importante motore di cambiamento, in particolare nelle situazioni di lieve disagio evolutivo. In questi casi la consultazione si conclude nel momento della restituzione finale in cui le figure professionali che hanno valutato il minore aiutano i membri della famiglia a comprendere la problematica da un diverso punto di vista, promuovendo così un cambiamento. Nella maggior parte dei casi la valutazione conduce ad una proposta di trattamento.


I TRATTAMENTI

In base a quanto emerso dalla valutazione i trattamenti possono essere di vario tipo.
- Ciclo di consulenze ai genitori per problematiche di tipo educativo
- Trattamenti di tipo cognitivo (per casi di difficoltà scolastiche, disturbi dell’apprendimento, difficoltà relative all’area motoria e/o organizzazione visuo-spaziale, deficit nelle funzioni esecutive)
- Trattamenti di tipo autoregolativo e psico-educativo (in caso di difficoltà nell’attenzione e/o nella regolazione del comportamento)
- Trattamenti di sostegno psicologico in situazioni di disagio emotivo o di difficoltà di tipo relazionale.

Nella maggior parte dei casi la presa in carico è di tipo multimodale, cioè l’intervento prende in considerazione tutti gli ambiti di vita del bambino, in modo particolare la famiglia e la scuola, soprattutto nei casi di disagio scolastico o difficoltà comportamentali.